AUGURI, a prestissimo!

Grazie, carissimi, dell’attenzione ai programmi inter-francescani di gennaio 2022 (allegati), che vi mando per grande comunione con tutti voi e soprattutto perché ci sentiamo ben animati mentre inizia la preparazione al Centenario del Serafico 2023-2026 (mi dicono che se ne parla su Il Popolo, settimanale di PN, sempre vicino a noi, che compie 100 anni!).Al Comitato Beato Marco – la pandemia riacutizzatasi ha impedito l’assemblea annuale già prevista per lo scorso dicembre – desidero amichevolmente ricordare fin d’ora per l’anno nuovo:
– i 90mi compleanni del benemerito don Terziano martedì 18 gennaio (per lui abbiamo preparato una pubblicazione che attende di essere presentata e diffusa) e del vescovo padre Flavio (presidente onorario del Comitato) il 3 febbraio;- la Santa Quaresima, tempo forte anche per il beato nostro, a partire dal 2 marzo;- in prospettiva, la beatificazione di papa Giovanni Paolo I Albino Luciani, che tanto padre Venanzio stimava e dal quale era stimato e che appoggiò la sua opera per la causa di Padre Marco: si celebrerà domenica 4 settembre. Saremo allora alla conclusione dell’agosto con il Beato Marco. Come già desiderato da più d’uno di noi, dovremo essere presenti a Roma San Pietro, organizzandoci per tempo. Giocoforza si dovrà rinviare l’impegno auspicato a Vienna Kahlenberg il 12 settembre all’anno successivo, 340° della liberazione della capitale d’Austria: e ciò stante pure la situazione di emergenza sanitaria che preghiamo ancora nel 2022 il Beato Marco voglia aiutare con la sua intercessione a finalmente superare.
Consultiamo il sito www.beatomarcodaviano.it e la pagina facebook. Siamo tutti gratissimi a Rita Bressa per la loro onerosa cura. Un grazie a Dino Zimolo per la conservazione delle mail lists di amici. E al prezioso Consiglio di Presidenza (tutti nessuno escluso, a cominciare da don Luigi) che ci guida nelle proposte, con particolare pensiero al suo componente mons. Sergio Moretto al quale siamo sempre vicinissimi e che è lieto di vederci a Poffabro, anche in queste feste natalizie ravvivate là dall’esposizione di presepi. A lui grazie ancora per le accoglienze a Madonna del Monte (e per il libretto da lui stampato anche a proposito del Beato Marco nel 2021) e, di recente, al Terzo pellegrinaggio impetratorio della salute del 20 novembre: eravamo un’ottantina e torneremo a Poffabro e Pian delle Merie! Infine una lode agli amici che, in questi giorni, hanno acquisito (Centro Culturale A. Del Noce, Cordenons, in primis) il dipinto 6/700esco con scena con Padre Marco (presumibilmente a Vienna 1683) anche per quanto insieme a noi essi vogliono realizzare nel 2022 per giustamente valorizzare l’opera, la cui foto è riportata negli auguri con resoconto 2021 che sono giunti per Natale a noi e a tanti amici che, con noi, amano e pregano il Beato Marco cappuccino.Buon 2022 fin d’ora nel più convinto fervore francescano, verso anche il Giubileo della Chiesa 2025. Anche perché possiate tutti vivere questi eventi, AUGURI di Pace e di Bene, che oggi vuol dire SALUTE!31 dicembre 2021   
Vostro amico “senior in Padre Marco” WALTER ARZARETTI  

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Pellegrinaggio a Poffabro impetratorio della salute con dono di un dipinto del Beato Marco per il Comitato pro causa di canonizzazione e i devoti del cappuccino.

Le convinzioni del parroco mons. Sergio Moretto e delle animatrici spirituali, le monache benedettine uscite eccezionalmente per l’occasione dalla clausura, sono state ricambiate dai ben ottanta partecipanti saliti qui a pregare l’apostolo contro il male pestilenziale e anche a riscoprire il santuario in Pian delle Merie che non fu costruito come altrove nel Nord Est a ricordo della peste veneziana del ‘600 ma per un voto sciolto dalla popolazione locale a fronte del dilagare dell’epidemia di colera di 150 anni fa. Una storia che ulteriormente viene a qualificare la nuova attenzione alla Valcolvera che ora si appresta a ricevere i visitatori dei suoi presepi: il via domenica 5 dicembre, alle ore 17, muniti di green pass, sempre nella maestosa chiesa di Poffabro.Frattanto, un altro segno in onore del Beato Marco è stato posto a cura del Comitato a Pordenone. Nella Casa delle Elisabettine della città, via Padre Marco d’Aviano 1 (il comune ha da poco approntato la nuova tabella con la dizione completa), unica rimasta di una foltissima passata presenza, coincidendo l’anniversario della professione religiosa del frate, è stato benedetto dall’arciprete di San Marco mons. Otello Quaia un altro suo ritratto, pure dono del pittore Andrea Susanna. Le Suore Terziarie Francescane Elisabettine sono legate alla causa da “eleganze della provvidenza”, come chiamava padre Venanzio Renier certe coincidenze: nascita di Padre Marco il 17 novembre nel giorno della patrona della congregazione Santa Elisabetta d’Ungheria; beatificazione di Padre Marco il 27 aprile nel giorno della memoria annuale della fondatrice la Beata Elisabetta Vendramini; e, da non dimenticare, triduo di preghiera affidato da San Leopoldo a Padova 80 anni fa (1941) alle suore elisabettine della clinica Arcella in favore del bambino, lì ricoverato, al quale esse applicarono una medaglia con l’effigie del Padre Marco in considerazione della grave forma di meningite che lo affliggeva e da cui guarì subito inspiegabilmente: è quella preghiera d’intercessione del padre e delle suore che ottenne il miracolo e poi il riconoscimento di Marco d’Aviano beato.

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POFFABRO SABATO 20 NOVEMBRE MATTINA NELLA “FESTA DELLA SALUTE”

Né fuori tempo né fuori luogo. Così il Terzo pellegrinaggio impetratorio della salute promosso sabato 20 novembre a Poffabro dal Comitato per la canonizzazione del Beato Marco d’Aviano, che invita alla preghiera mentre si profila di nuovo difficile e densa di incognite l’epidemia, dalla quale le generazioni passate si tutelarono affidandosi, e particolarmente alla Vergine Maria. Questi sono i giorni in cui ella si onora proprio come Madonna della Salute in moltissimi luoghi del Nord Est d’Italia che vissero le decimazioni di ripetute ondate pestilenziali. Ed è significativo che la vita religiosa carismatica dello stesso Padre Marco – nato 390 anni fa giusto alla fine della peste, di manzoniana memoria, che nel 1631 aveva indotto persino la Repubblica Serenissima a ricorrere all’aiuto dell’alto – si sia posta sotto il patrocinio della Madonna della Salute: nella festa di questa, 21 novembre, infatti, egli vestì il saio dei frati e poi emise i voti nell’Ordine cappuccino. Si tratta di richiami forti per i devoti del beato che ne possono ora invocare l’intercessione in un posto speciale di per sé, la Val Còlvera, e non casuale perché anche qui, nel 1873, a fronte di un’epidemia (di colera) che stava seminando morte, la gente emise fiduciosa un voto alla Madonna e, per scioglierlo dopo essere stata esaudita, le costruì un santuario, posto sopra l’ameno colle “de la Lastra” nella località Pian delle Merie (sulla strada per Pala Barzana). Motivato dunque il tempo e anche il luogo del convenire alla Madonna della Salute e al Beato Padre Marco – egli pure combatté in vita il “male pestilenziale” – di sabato 20, vigilia della festa mariana della Salute e dell’anniversario “marciano” sopra evocati.

L’ospitalità sarà garantita dalla comunità colverina, ricca di bellezze della natura e della tradizione, in particolare dal parroco di Poffabro mons. Sergio Moretto devotissimo al Beato Marco e membro del Comitato (si pregherà pure per lui), e luogo di spiritualità per la presenza apprezzata delle Benedettine del monastero “Santa Maria” unite in questa data a tutte le comunità di claustrali per le quali si celebra la giornata nella festa coincidente della Presentazione di Maria al Tempio. Le monache animeranno il canto delle lodi e la meditazione nella chiesa parrocchiale di Poffabro a partire dalle ore 9.30; seguiranno le confessioni e la messa concelebrata con la solenne “preghiera impetratoria della salute e della pace”; infine il pellegrinaggio privato (a piedi o in auto: due km) al bel santuario in Pian delle Merie ove viene esposto un ritratto del Beato Marco opera e dono di Andrea Susanna. Il programma deve elasticamente tenere conto della situazione pandemica e pure meteorologica e l’afflusso essere rispettoso delle norme anticovid: distanziamento fra non conviventi, obbligo per tutti della mascherina, occupazione posti in chiesa nella misura massima prevista (si potrà comunque pregare dall’antistante piazza che l’amministrazione del sindaco Rovedo chiuderà al transito veicolare). Per favorire la sicurezza, che è più dovuta nel delicato momento attuale, è  necessario attenersi a tutte le prescrizioni COVID in vigore al momento e per l’accesso alla chiesa la prenotazione al seguente link iscrizione: https://www.ecomuseolisaganis.it/it/r/2727/terzo_pellegrinaggio_impetratorio_della_salute.html

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Terzo Pellegrinaggio impetratorio della salute a Poffabro

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IL VENERABILE PAPA LUCIANI SARÀ BEATO

Caro alla Chiesa intera e all’umanità è stato veramente Albino Luciani, papa Giovanni Paolo I.

Oggi, 13 ottobre 2021, il Santo Padre ha autorizzato la Congregazione delle Cause dei Santi a promulgare il decreto di riconoscimento di una guarigione miracolosa avvenuta per sua intercessione. La beatificazione si celebrerà per il papa che tutti abbiamo conosciuto, di persona e da vicino (come fu per il carissimo padre Venanzio Renier da Chioggia) o ammirandone la persona, anche prima della sua elevazione al pontificato: vescovo di Vittorio Veneto e patriarca di Venezia. 

Ci fu sottratto incredibilmente in quel primo autunno 1978 – dopo soli trentatré giorni da papa: magis ostensus quam datus! – ma ora è restituito a tutta la Chiesa, alla sua fede, alla sua preghiera, per sempre: iscritto nell’albo incancellabile dei beati del Cielo; incancellabile perché Albino Luciani è con Cristo in Dio, nella vita vera, che è eterna.

Ne scriviamo più volentieri sapendo di dare gioia, a tutti, senza eccezioni: unanime è la devozione (la necessarissima “fama di santità”) verso il venerabile papa mentre pressoché tutti, almeno una volta, siamo andati alla sua sepoltura nelle grotte vaticane e, ancor più in quanto triveneti, al suo amenissimo paese dolomitico di Canale d’Agordo. Tra questi tutti c’era – lasciatemelo dire – proprio padre Venanzio: egli perciò, in paradiso certo, è specialmente unito non solo al presto beato che fortemente stimava, ma alla nostra comune esultanza per l’approssimarsi di tale prospettiva.

Il cardinale patriarca, un anno prima di diventare Giovanni Paolo I, gli disse di sorpresa: “Lei è stato un vero amico”. Della sua beatificazione il nostro frate, che da Luciani era stato messo alla guida del Tribunale Ecclesiastico Triveneto, era sicurissimo, tanto da voler essere presente a Belluno, ben oltre i novant’anni, sia all’apertura della causa (2003) che alla chiusura della fase diocesana di essa (2006). Chi scrive era con lui ed è testimone delle sue convinzioni grandi sulle virtù del Luciani uomo e pastore, che aveva messe pure nero su bianco già diversi anni avanti, in una lunga testimonianza poi allegata al processo. 

E ora un aneddoto, rivelatore di uomini evangelicamente magnanimi e disinteressati. Al suo “vero amico”, Luciani avrebbe voluto donare un titolo onorifico, tipo “monsignore”, oltretutto per il posto di riguardo che allora il padre occupava. Il cardinale ne parlò nella Conferenza Episcopale Regionale, ma il vescovo di Padova Bortignon, che era stato professore e provinciale di padre Venanzio, se ne uscì: “Gli basta essere cappuccino!”. “Ma lei è contento?”, chiese il porporato all’interessato. E questi, con la solita simpatia: “Eminenza, nelle prime pagine de I Promessi Sposi il Manzoni scrive che i nomi, e più ancora i titoli, sono puri purissimi accidenti; in filosofia gli accidenti sono il contrario della sostanza”. Conclusione del patriarca: “Evviva la filosofia!”.

Padre Venanzio aveva ottenuto qualche tempo prima dal patriarca una lettera, oggi davvero preziosa, di perorazione della beatificazione del “suo” Padre Marco d’Aviano, quando la causa, che aveva iniziato a seguire nel 1977, era ben lontana dal definirsi. Il contenuto è significativo: Padre Marco vi è dipinto generoso e intrepidoapostolo dell’Atto di dolore perfetto; devotissimo del Ss.mo Sacramento; innamorato della Madre di Dio. Il patriarca ne prefigura la glorificazione come un “contributo a ridestare il senso del peccato, a dare incoraggiamento ai banditori del Vangelo e … a rendere più intimo il legame che unisce le Chiese d’Italia nord-orientale con quelle dell’Europa centrale”. Ma sorprendente è la data di quella missiva: 7 luglio 1978. Il cardinale Luciani l’aveva scritta a papa Paolo VI cinquanta giorni esatti prima di essere lui eletto al soglio di Pietro (26 agosto 1978). Padre Venanzio, giocondissimo, ci scherzava su: “Avrà trovato la sua stessa lettera sul tavolo di Roma!”.

Il padre definiva cose del genere “eleganze della Provvidenza”. Chi domandava di beatificare ora verrà beatificato: comunione dei santi, si chiama! Che noi crediamo e della quale siamo, anche con il lavoro per le cause e il fervore per i santi e beati (e venerabili e servi di Dio che attendono di divenire tali), servitori umili. E umili infatti Luciani voleva i cristiani. Scrisse “humilitas” nel motto episcopale e pontificale! Umiltà che, vissuta sempre, fu il suo “successo”. Essa è pure la “causa” precipua ora della sua esaltazione: “Chi si abbassa sarà innalzato”. E il perenne suo insegnamento e monito.

Sì, per questo gioiamo grandemente, invitati a imitare lo specialissimo “NOSTRO” prossimo beato, che non fu solo e tanto il “papa del sorriso”, ma un gigante della duplice direzione dell’Amore indicata da Gesù alla Chiesa: verso Dio e verso i fratelli, tutti.

Walter Arzaretti

già con padre Venanzio Renier per 20 anni 

13 ottobre 2021

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A TUTTI PER TUTTI I SANTI E LA GIORNATA/PELLEGRINAGGIO DEL 20 NOVEMBRE

La solennità di Tutti i Santi ci fa guardare in alto, a Dio che salva l’uomo (l’umanità), e anche guardare attorno perché, per la potenza della Risurrezione del suo Figlio Gesù, Dio ha già salvato, anche vicino a ciascuno di noi. La consistenza di questa salvezza è innumerabile, infinita. Tutti chiamati, in virtù del battesimo ricevuto, a sedere con Lui, cioè alla santità. Festa dunque di una vocazione universale. Festa grandissima!In essa pensiamo e preghiamo. Pensiamo a tanti “santi della [nostra] porta accanto” – per dirla con il Santo Padre (nella sua esortazione sul tema “Gaudete et Exsultate“) – che ci sono stati di esempio nella vita, specie in quella di fede, e che sono ora nella Vita vera e ci danno motivi concreti per credere nella promessa di Gesù che è andato a prenotarci un posto. E preghiamo perché questa promessa, che per noi è già ora un’attesa, si sia realizzata, a cominciare per le persone a noi care. Nel visitare i defunti nel camposanto, abbiamo presente la necessità del cuore di pregare: pregare per loro e pregare loro, anime già a contatto del mistero redentore.Come devoti dei santi, riteniamo essenziale questo atteggiamento, che è bene richiamare alla nostra mente e a quella di coloro che ci vivono o passano accanto, specialmente in questi giorni “dei Santi”, sentitissimi, ma che – ci accorgiamo – stanno come sbiandendo nella coscienza di non poche persone.
Quali devoti del Beato Marco d’Aviano, poi, avremo nel “mese dei santi” – dopo l’intenso itinerario della passata estate – l’opportunità di vivere un momento di convinta fede, che ci motivi ancora in ciò che siamo impegnati a sostenere con piena adesione alla fede della Chiesa, comunità dei salvati.In allegato, troviamo il programma della mattinata di preghiera fraterna di SABATO 20 NOVEMBRE prevista dal Consiglio di presidenza a POFFABRO (Valcolvera, Pn), un luogo bellissimo alimentato spiritualmente dalla presenza del “nostro” mons. Sergio Moretto, prete che teniamo carissimo, e dalle Benedettine del Monastero “Santa Maria Annunciata”. Saranno essi ad animarci nel “TERZO PELLEGRINAGGIO IMPETRATORIO DELLA SALUTE”, che l’anno scorso ha riscosso molte adesioni. Speriamo la bellezza del luogo, che non è troppo discosto da Pordenone, invogli la partecipazione pure stavolta. La data non è casuale: è la vigilia della festa, tanto sentita dalle genti venete e friulane, della “Madonna della Salute”, alla quale chiediamo – nel “suo” santuario dell’ameno sito di PIAN DELLE MERIE – di proteggerci, incombendo ancora la pandemia: e c’è sempre comunque bisogno di salute fisica e pure spirituale!Facciamoci allora un pensierino serio: partecipare a questo momento ci troverà poi contenti. Sarà anche una buona preparazione all’Avvento.
L’appuntamento è per tempo (ore 9.30) nella maestosa parrocchiale di Poffabro per indi spostarci al santuario mariano. Speriamo di essere “baciati” dal bel tempo.Saremo grati a quanti potranno avvisare della presenza, specie quanti verranno come gruppo e/o si fermano al rinfresco. Nel “clima dei santi” ricordiamo quest’anno il grande interesse che anche noi abbiamo verso la prossima beatificazione di Papa Luciani, che fu amico di padre Venanzio e dunque anche “amico del Beato Marco” ; e ricordiamo i nostri amici che ci hanno lasciato, ma sono certo in Dio, anche di recente.
A tutti A-RIVEDERCI, magari a Poffabro sabato 20 novembre mattina!
PER IL COMITATO BEATO MARCO PER LA CAUSA DI CANONIZZAZIONEil Consiglio di Presidenza

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Cordoglio per la scomparsa di Gianni Strasiotto, già Presidente del Comitato Beato Marco pro causa beatificazione

Siamo a comunicare il passaggio a Dio del caro Gianni Strasiotto, primo presidente del “Comitato Beato Marco per la causa di canonizzazione” dal 2013 al 2016.Rapido il decorso della malattia che ieri, 12 ottobre, lo ha sottratto all’ospedale di San Vito al Tagliamento all’amore della famiglia, in particolare della signora Ada, e all’affetto di tante persone con le quali Gianni si è rapportato in una vita (85 anni) intensissima, dipanatasi in molteplici campi di interesse.Già noto per la militanza politica e il lunghissimo impegno amministrativo, soprattutto quale sindaco del Comune di Pravisdomini per 25 anni, noi lo apprezzammo per la fede cristiana professata, per il lavoro culturale che ne fu una concreta estrinsecazione insieme alla disponibilità umana donata soprattutto in situazioni difficili, bisognose della sua intelligente capacità di affrontarle.Grazie gli diciamo per avere fortemente voluto riprendere, attraverso questo Comitato, quanto aveva interrotto la morte prima di padre Venanzio Renier e poi di mons. Umberto Marcuzzi. Aveva colto la straordinaria importanza della causa di Padre Marco, giustamente da lui considerato “d’Europa”, stimolando subito ogni iniziativa che ne avesse a dilatare conoscenza e preghiera.In questo momento lo ricordiamo, con tanti di noi, pellegrino in luoghi a valenza europea richiamanti il beato (Vienna, Carinzia, Fiume, Istria, Lubiana… oltre ad altri veneti e friulani); e ciò anche dopo il suo ritiro, che fu progressivo per lui dalla vita pubblica causa una malattia che lo aveva invalidato totalmente nella voce, rendendo problematico il comunicare fraterno, che necessita di essere diretto. Sempre comunque operoso (recente una pubblicazione sulla sua Pravisdomini), fino a pochi giorni fa aveva continuato a scriverci attraverso i canali social, a mantenersi non solo informato ma apprezzante le iniziative, i calendari, il lavoro per la causa di canonizzazione nel quale la pandemia non ci ha fermato. Questo “continuare”, pure in situazioni complesse, ce lo ha in buona parte insegnato proprio Gianni Strasiotto, che ringraziamo per la tenacia e la bontà del suo impegno umano e del suo cristianesimo militante, appassionato… anche di recuperare la ricchezza del passato e della tradizione cattolica, come si espressero nel nostro territorio: restano i suoi profili di “antichi” sacerdoti, i suoi studi sulle guerre che hanno insanguinato il Novecento e sul movimento di impegno sociale cristiano che contribuì alla ripresa dopo tante catastrofi.Ci ha lasciati mentre a fatica ci stiamo risollevando dal coronavirus e avendo certo pregato con noi – nel lungo tempo trascorso del distanziamento – l’intercessione di un santo di tempi e cose difficili come il Beato Marco.Pensiamo sia allora con lui a far sì che giorni più lieti si preparino – anche al nostro Comitato – senza deflettere nell’impegno e mollare mai!Grazie a Gianni Strasiotto! Della devozione, e dell’amicizia – con quella forte “stretta di mano” – che ci ha lealmente confermato sino alla fine.
I funerali si celebrano venerdì 15 ottobre alle ore 15 nella vecchia “San Vitale”, l’arcipretale di ANNONE VENETO prossima alla sua Frattina, posta accanto al cimitero nel quale riposerà.Soprattutto quanti di noi l’hanno conosciuto, partecipiamo pregando con fede nella Risurrezione finale.

don Luigi Stefanuto, presidente del Comitato Beato Marco pro causa di canonizzazioneWalter Arzaretti, vicepresidente, con il Consiglio di Presidenza
Pordenone, 13 ottobre 2021

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DELEGAZIONE A VIENNA. OFFERTO UN RELIQUIARIO DEL BEATO MARCO

Omaggio del Comitato alla chiesa sul colle del Kahlenberg durante la rievocazione della liberazione del 12 settembre 1683

Rientrata a Pordenone da Vienna la delegazione del Comitato Beato Marco per la causa di canonizzazione che il 12 settembre ha compiuto il solenne gesto del dono alla chiesa sul monte Kahlenberg di un reliquiario contenente una reliquia del liberatore della città il 12 settembre 1683. Il celebre fatto storico è stato rievocato con la presenza, anche in costume tipico, in particolare dei polacchi della città che hanno in apertura omaggiato con fiori la memoria del re Jan III Sobieski che proprio Padre Marco, legato pontificio, aveva messo a capo della coalizione di principi cristiani che guidarono la riscossa dall’assedio ottomano mentre il frate pregava da questo colle con il crocifisso in mano. Entrata processionalmente la delegazione in chiesa, dove era esposto il ritratto del Nostro, sono stati cantati gli inni nazionali italiano, austriaco e polacco. Essa ha quindi avuto posto d’onore sull’altare e ha recitato una preghiera per l’Europa, come poi anche alla “preghiera dei fedeli” multilingue. Presenti, con il guardiano dei Cappuccini viennesi custodi della tomba del beato, Michele Tognoli, pordenonese della Comunità italiana di Vienna (che ha coordinato la presenza della delegazione), don Paolo Zaghet, Walter Arzaretti e Clemente Patrizi. Essi, il giorno prima sabato 11, avevano scortato la reliquia a piedi dalla Kapuzinerkirche alla cattedrale e quindi sul Kahlenberg (dieci chilometri di percorso).

Per quattordici volte il nome di Padre Marco, e la sua strenua opera volta all’unità d’intenti nel momento del massimo pericolo per l’Europa, è stato ripetuto nel corso della lunga omelia, dettata in lingua polacca con molti dettagli anche di storia dall’abate cistercense che presiedeva la messa. Presenziavano, fra gli altri, ambasciatori pontifici presso il governo austriaco e le organizzazioni dell’ONU con sede a Vienna, le rappresentanze diplomatiche di altre nazioni d’Europa e il ministro alle finanze austriaco Gernat Blumel con il delegato del borgomastro (nella foto con la delegazione).

La celebrazione – che ha avuto un seguito rievocativo al di fuori della chiesa davanti al panorama per definizione sulla città e il sottostante Danubio – è coincisa quest’anno con la domenica, nella festa (12 settembre) del Santo Nome di Maria con la quale papa Innocenzo XI, che aveva inviato il nostro cappuccino, aveva salutato la vittoria di Vienna; ma anche con la beatificazione a Varsavia di un altro eroe polacco e primate cattolico della nazione, il celebre cardinale Stefan Wyszynski (che a suo tempo perorò quella di Padre Marco!); e con la visita di papa Francesco nella vicina Budapest e, nel pomeriggio sempre del 12 settembre, a Bratislava, ancor più vicina distando la capitale slovacca meno di un’ora di strada da Vienna.

Ulteriori contatti con Vienna saranno attivati in sinergia con il Fogolar Furlan locale diretto da Dania Driutti, pure presente sul Kahlenberg, profittando della nuova edizione in friulano del romanzo di Sgorlon “Marco d’Europa” (titolo emblematico!): l’opera è stata presentata a Udine sabato 11 in contemporanea con l’evento viennese dell’anniversario della liberazione. Come se il ponte Friuli/Vienna fosse stato ricostruito!

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CONTINUA IL MESE DEL BEATO MARCO

PROSSIMI SIGNIFICATIVI APPUNTAMENTI

La festa del Beato Marco non si è esaurita il 13 agosto. Importanti gli appuntamenti che seguono. Domenica 22 agosto fuori programma a San Martino di Campagna di Aviano con distribuzione ai fedeli alla messa parrocchiale delle ore 11.15 delle immaginette con reliquia ex capsa confezionate in paese con amore. Nel pomeriggio, tradizionale messa al santuario di origine francescana della “Santissima” alle sorgenti del Livenza: alle ore 18 celebra don Paolo Zaghet che benedice un quadro del beato per il santuario di Pierantonio Chiaradia.

Sabato 28 agosto si presenta a San Vito al Tagliamento (Teatro Arrigoni, ore 17.30) l’edizione in lingua friulana del romanzo “Marco d’Europa” (titolo emblematico!) che Carlo Sgorlon dedicò al nostro. La traduzione si deve al sanvitese Eddi Bortolussi, curatore del Corso di Lingua e Cultura Friulana giunto alla 30ma edizione. L’edizione è della Società Filologica Friulana, che presenterà l’opera poi a Udine l’11 settembre pomeriggio.

Domenica 5 settembre, solennità e gratitudine a mons. Sergio Moretto, gran devoto del beato: tutti invitati alla messa delle ore 17.30 a “Madonna del Monte” sopra Marsure nella quale viene benedetto il “memoriale marciano” da lui voluto oltre la porta di misericordia del santuario. Si percorre in apertura il sentiero della Misericordia attorno all’area esterna, con cammino che è ora possibile seguire da un libretto guida predisposto dal rettore (don Sergio compie i sessant’anni di sacerdozio) anche a onore del Beato Marco.Sabato 11 e domenica 12 settembre, trasferta di una delegazione del Comitato a Vienna per la consegna di un reliquiario del liberatore della città nel 1683 durante la celebrazione anniversaria di quell’evento europeo che si tiene sul colle del Kahlenberg. Partecipano le rappresentanze delle comunità polacca, italiana e friulana, con ambasciatori e un vescovo e un abate polacchi: è questa nazione, infatti, che gestisce la chiesa del luogo ove Padre Marco celebrò la messa servitagli da re polacco Jan Sobieski, benedisse la coalizione di difesa e restò in preghiera propiziatrice dell’insperata liberazione.

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Mese di agosto: ci prepariamo alle celebrazioni del Beato

Siamo ad agosto! Oggi, “Perdon d’Assisi”, una bella sollecitazione per completare il mosaico di celebrazioni di quello che ormai è il mese del beato nostro, la cui festa si celebra venerdì 13 prossimo con vari momenti liturgici (la messa a Villotta di norma si celebra alle ore 20.30).Riprendendo e riflettendo sui programmi dello scorso anno – già vivevamo i tempi della pandemia – e recependo alcune occasioni che qua e là su Padre Marco ora si offrono, ecco a Voi tutti il CALENDARIO di incontri, soprattutto liturgici per questo agosto e anche per settembre (domenica 12 è l’anniversario della liberazione di Vienna, memoria del Santo Nome di Maria!). C’è in effetti specialmente bisogno di pregare! Le situazioni complicate non sono affatto concluse … e anche per noi non è stato facile mettere insieme le tessere. Pensiamo per esempio a tante comunità religiose ancora chiuse o “prudenti”: anche PER esse – oltre che CON esse (c’è infatti tutta la loro comunione spirituale ai nostri intenti!) – siamo invitati quest’anno a supplicare il nostro beato perché apra a Dio strade di salute. A loro il nostro fraterno, solidale pensiero.Dovunque andremo, sarà comunque un ribadire i valori della causa: 1. europea (pensiamo alla confermata tappa nel Tarvisiano; poi alla trasferta a Vienna di una nostra delegazione di necessità ristretta); 2. a vocazione “penitenziale” (l’importantissimo “atto di dolore perfetto” da pregare e meditare); 3. a marcato sfondo pure culturale cristiano (è inserita in calendario la presentazione dell’edizione del romanzo di Sgorlon in friulano: a San Vito il 28 agosto; a Udine l’11 settembre); 4. sfondo comprensivo di una devozione che essa stessa, rivolta ai santi di ogni tempo, si fa cultura (vi segnaliamo, del programma, le soste a Piancavallo e Santissima di Polcenigo per la collocazione di lavori d’arte e devozione in onore del Beato Marco);5. con risvolti anche ricreativi:in questi giorni d’agosto del Beato Marco, chi lo vorrà potrà aderire alla “vicina” trasferta in Cadore prevista dal “nostro” don Brunone, con don Ezio, giovedì 12 agosto (le adesioni vanno trasmesse allo stesso don Brunone, 347 1079168: si partirà da Cavolano di Sacile Pn alle ore 7 – o da Conegliano alle ore 7.20 – di giovedì 12 agosto).Tutto ciò ci doni gioia spirituale e anche possibilità di amicizia, anzi di ri-trovarci (magari dopo il molto tempo delle restrizioni). Ribadiremo stavolta questa amicizia in particolare a mons. Sergio Moretto con la messa delle ore 17.30 di domenica 5 settembre in santuario “Madonna del Monte”: a tale celebrazione – per i motivi che la dettano e pure per le novità del “memoriale marciano” e della piccola pubblicazione di cui don Sergio farà dono – invitiamo caldamente tutti a possibilmente non mancare.
Don Luigi e il Consiglio di Presidenza del Comitato Beato Marco che salutano tutti, nell’attesa di presto anche ri-vederci !!! E augurano buona visione dell’allegato calendario e delle sue motivazioni; vicini ai più lontani o impossibilitati, che ringraziamo per la loro vicinanza.

Sabato 7 agosto
Conegliano (Convento Cappuccini), 25° di ordinazione episcopale di mons. Flavio Roberto Carraro ofm cap
Gemona del Friuli (Ud), Casa Madre Suore Francescane Missionarie del Sacro Cuore: Ora media e liturgia d’intercessione davanti alla reliquia, ore 10.30  *Questa comunità è stata particolarmente toccata dall’epidemia covid

Moggio Udinese, Monache Clarisse:  Ora media e preghiera d’intercessione davanti alla reliquia, ore 15

Tarvisiano, territorio plurilingue: Cave del Predil, Chiesa parrocchiale, Messa, preghiera impetratoria in italiano/tedesco/sloveno e onore a reliquia, ore 18 (omelia di d. Luigi Stefanuto) *Diffusione cartoncino trilingue

Domenica 8 agosto

Piancavallo (Aviano, Pn), Chiesa parrocchiale:  Messa celebrata dal parroco don Claudio Pighin; benedizione e scopertura del dipinto del Beato Marco d’Aviano (opera di A. Susanna) collocato in chiesa; onore alla reliquia; divulgazione ai turisti, ore 11  [richiamo pure alle ore 18]

 
Mercoledì 11 agosto    *Triduo: Antivigilia del beato, Santa Chiara d’Assisi                                                                                      

Gorizia: In mattinata, visita fraterna con la reliquia e preghiere trilingui nelle comunità di religiose della città

Trieste, Tempio di Monte Grisa:  Rosario e preghiere del beato alla Madonna, ore 18;  Messa celebrata da padre Luigi Moro e preghiera al dipinto del beato, ore 18.30 *Unite spiritualmente le vicine Benedettine di Prosecco

Giovedì 12 agosto     *Triduo: Vigilia del Beato Marco e memoria del Beato Innocenzo XI

Rizzios di Cadore (Bl)Messa della memoria anticipata, concelebrata presso la “reliquia” della pianeta del Beato Marco; presiede il parroco don Simone Ballis, presenti pellegrini da Comitato e diocesi di Vittorio Veneto con don Brunone De Toffol e don Ezio Segat, ore 18 [i pellegrini fanno previe soste a Pieve e in Cadore]

Venerdì 13 agosto [MEMORIA DEL BEATO MARCO]  *Conclusione del Triduo

Memoria propria dell’Ordine Cappuccino; in Italia delle diocesi di Concordia-Pn, Vittorio Veneto, Padova

Pordenone, Suore Elisabettine (via p. Marco d’Aviano):  Lodi della memoria presente la reliquia, ore 7 Poffabro (Pn), Monache Benedettine:  Lodi, invocazioni, Messa e onore a reliquia (mons. Moretto), ore 7

Pordenone, Santuario B.V. delle Grazie:  Preghiera alle Messe, reliquia in dotazione esposta, ore 9 e 18

Pordenone, Duomo Concattedrale:  Messa della memoria (mons. O. Quaia)presente la reliquia, ore 10

Pordenone, Cappella OspedaleMessa della memoria celebrata da don Siro Pasquin con don Terziano Cattaruzza presenti le consacrate della città con le suore elisabettine partenti dalla vicina casa di via del Traverso, ore 15.30; a seguire Vespri cantati della memoria, preghiera impetratoria e onore alla reliquia

Pordenone, Chiesa del Cristo (già sede della Vicepostulazione):  Messa della memoria (don P.A. Colussi) presente la reliquia, ore 18.30  *Dal 2 al 12 agosto: Al Cristo, novena verso la festa del beato, alla messa ore 18.30

Basalghelle di Mansué (Tv, dioc. Vittorio V.to):  Messa al capitello del Beato Marco (don Ugo Cettolin e mons. Romano Nardin);preghiera e benedizione con la reliquia, ricordo del vescovo A. Magarotto, ore 20

Claut/Cimolais (Pn):  Liturgia al beato nel “Percorso dello spirito” da San Gottardo a San Bellino, ore 20

Villotta d’Aviano (Pn), Area parrocchialeSolenne concelebrazione cantata della festa liturgica presieduta dal Vescovo, ore 20.30; processione al capitello con il reliquiario e lettura del Transito del beato (a cura della parrocchia)

* La festa si celebra pure a Vienna, nella Kapuzinerkirche (messa solenne cantata, sabato 14 agosto ore 16)ea Budapest nella chiesa dei Cappuccini, sede della parrocchia “Beato Marco” per gli italiani della capitale ungherese

Domenica 22 agosto

Coltura (Polcenigo, Pn),“Ss.ma Trinità” sul Livenza: Messa celebrata da don Paolo Zaghet, benedizione del dipinto del beato in santuario (opera di P.A. Chiaradia) e preghiera impetratoria presente la reliquia, ore 18

Sabato 28 agosto e sabato 11 settembre

Presentazioni di “Marc d’Europe”, edizione in lingua friulana del romanzo di Carlo Sgorlon (Società Filologica Friulana, in collaborazione con Ente Friuli nel Mondo e Comitato Beato Marco); interventi del traduttore Eddi Bortolussi e di mons. Guido Genero: sabato 28 agosto,a San Vito al Tagliamento, Giardino di Palazzo Rota, ore 17.30; sabato 11 settembre,a Udine, Corte di Palazzo Morpurgo, ore 17 (con intermezzi musicali di Guido Freschi)  [in seguito anche a Gorizia]

Domenica 5 settembre

Marsure (Pn),“Madonna del Monte”:  Salita processionale dalla gradinata e ingresso solenne in santuario usando ilnuovo libretto-guida al Sentiero della Misericordia (Viae Crucis e Lucis) voluto dal rettore mons. Sergio Moretto nell’area esterna; benedizione del “Memoriale marciano” con la reliquia del beato; quindi, Messa cantata [anticipata dal 12 settembre]presieduta da don Sergio (60 anni di sacerdozio), ore 17.30

Domenica 12 settembre [Santo Nome di Maria, anniversario della liberazione di Vienna propiziata da P. Marco]

VIENNA, intronizzazione nella chiesa sul colle del Kahlenberg di una reliquia insigne del Beato Marco, dono dei Frati Cappuccini della città. Dopo il trasbordo a piedi della reliquia (sabato 11) dalla Kapuzinerkirche, passando per lo Stephansdom (immagine di Maria Potsch) e fino alla meta, Ore 10: Nella Josefskirche, Santa Messa in musica presieduta dal vescovo missionario polacco Wiesław Śpiewak CR e benedizione con la reliquia; indi cerimonia pubblica dell’anniversario della liberazione del 12 settembre 1683 presenti autorità governative e municipali, le comunità italiana e polacca con le loro rappresentanze diplomatiche nella capitale austriaca e la delegazione del Comitato B. Marco pro causa di canonizzazione

Disponibili ai vari momenti: bografia “Il beato che salvò l’Europa” di d. Marcello Bellina (2018); preghiera impetratoria del dono della salute e della pace; cartoncini, immaginette varie e schemi di preghiera.

Sabato 18 settembre  [anniversario dell’ordinazione sacerdotale del Beato Marco]

Pordenone, Casa Piccole Apostole della Carità: Vespri e liturgia d’intercessione, esposta la reliquia, ore 17                                                                                      

NOTA  ESPLICATIVA  per  il  Comitato  e  i  devoti  e  amici  tutti

Il calendario 2021 risente ancora dell’emergenza sanitaria e ricalca lo schema dei momenti d’impetrazione e intercessione vissuti in passato: importante ripetere la preghiera per i doni della salute e della pace e contro il male pestilenziale oltre che la comprensione e diffusione dell’“Atto di dolore perfetto”. È conservato il connotato di agosto come “mese del Beato Marco”: esso copre (in più diocesi) un buon raggio geografico del nostro Nord Est a vocazione europea. Non sono ancora possibili pellegrinaggi in folti gruppi organizzati, ma non mancano occasioni ridotte di trasferta per i devoti (Rizzios di Cadore, Santuario “Madonna del Monte”). Il Comitato sarà a Vienna, invitato a un solenne momento di ricordo e preghiera al Beato Marco sul colle del Kahlenberg nell’anniversario della liberazione del 12 settembre 1683. Onore friulano al beato verrà dato dalle presentazioni dell’editato in marilenghe romanzo “Marco d’Europa” di Carlo Sgorlon.

CELEBRAZIONI TRADIZIONALI – A Villotta d’Aviano è confermata la concelebrazione della sera del 13 agosto. Così le messe per la festa del beato a Pordenone (Chiesa del Cristo, già cappuccina, e anche Duomo; Santuario B.V. delle Grazie, che conserva una reliquia; Cappella dell’Ospedale Civile, per gli ammalati), poi alla Santissima” di Coltura sul Livenza (luogo già francescano): esse si celebrano da anni. Messa pure al capitello del Beato Marco di Basalghelle di Mansué, trasferita dal tradizionale 27 aprile.

ANNUNCIO IN SANTUARI E LUOGHI DI TURISMO A Rizzios di Cadore si onora il beato nella “reliquia” della restaurata pianeta e pure con l’immagine donata due anni fa dal Comitato, che avvia ora la tradizione della celebrazione della festa annuale per quella comunità con la presenza di un gruppo di propri pellegrini. L’onore al Beato Marco si ripete a Piancavallo (Aviano), ben frequentata da turisti agostani, occasionato dalla collocazione nella chiesa parrocchiale di un dipinto del beato del pittore A. Susanna. Un appuntamento anche a Claut/Cimolais. Ancora in ambito montano, viene continuato, nello spirito dei Tre Popoli del Lussari, l’itinerario di agosto degli anni precedenti nel Tarvisiano, triplice crocevia di lingue e genti: il Beato Marco è pregato questa volta a Cave del Predil. Si ripete la celebrazione al tempio di Monte Grisa in Trieste, dove è esposto un dipinto del beato “d’Europa”. Riconoscenza esprimiamo a mons. Sergio Moretto nella confermata messa settembrina al santuario “Madonna del Monte” sopra Marsure di Aviano.  

CASE DI RELIGIOSE Il Comitato promosse nel 2020 la preghiera per la preservazione della salute nelle comunità monastiche e religiose di Friuli VG e Veneto Orientale: molte furono visitate nel corso dello speciale Triduo impetratorio. In questo agosto si prega in presenza: con le Francescane Missionarie a Gemona e le Clarisse a Moggio Udinese; con le suore (trilingui) nelle comunità religiose a Gorizia; il 13 agosto, memoria del beato, a Pordenone, coinvolte le Terziarie Francescane Elisabettine di via Padre Marco e di via del Traverso, e a Poffabro, con le Benedettine. Poi, a metà settembre, con le Piccole Apostole della Carità a Pordenone (indi le Giuseppine del Caburlotto a Vittorio Veneto per l’Anno di S. Giuseppe).

Con le cautele imposte dalla pandemia, il calendario 2021 predisposto dal Comitato fa di nuovo onore a un beato d’interesse interdiocesano, nella fedeltà alle ispirazioni francescane/universalistiche del primo promotore, p. Venanzio Renier, ricordato nei luoghi suoi e del suo Padre Marco nell’anniversario di giugno.

   Il Beato Marco benedica la nostra estate 2021 di fiduciosa, prudente ripresa                  don Luigi Stefanuto

                                                                                                                                    presidenteComitato Beato Marco

Pordenone, 2 agosto 2021,“Perdon d’Assisi” concesso a S. Francesco (Padre Marco fu apostolo dell’indulgenza)

Il mese del BEATO MARCO 2021 si estende in sei diocesi

* Trasmissione su Radio Voce nel deserto Pordenone, giovedì 12 agosto, ore 10.15; replica: sabato 14, ore 17

Sabato 7 agosto – Incontri e celebrazioni in case di religiose a Gemona (ore 10.30) e Moggio (ore 15);

Messa con preghiere trilingui a Cave del Predil (Tarvisio, ore 18)

Domenica 8 agosto

Piancavallo: Messa celebrata dal parroco don Claudio Pighin; benedizione e scopertura del dipinto del

beato (opera di A. Susanna) collocato in chiesa; onore alla reliquia; divulgazione ai turisti, ore 11

[richiamo pure alle ore 18]

Mercoledì 11 agosto – Inizio del Triduo nelle case di religiose a Gorizia (mattinata). Rosario e Messa al

Tempio di Monte Grisa-Trieste (ore 18)

Giovedì 12 agosto – Delegazione del Comitato e devoti del B. Marco pellegrina in Cadore: Messa (ore 18) a Rizzios di Calalzo (reliquia della pianeta del beato)*Partenza in pullman dalla chiesa di Cavolano di Sacile, ore 7

Venerdì 13 agosto  [MEMORIA DEL BEATO MARCO in tutta la diocesi]

Pordenone, Suore Elisabettine (via p. Marco d’Aviano): Lodi mattutine presente la reliquia, ore 7

Poffabro, Monache Benedettine: Lodi, invocazioni, Messa e onore a reliquia (mons. S. Moretto), ore 7

Pordenone, Santuario B.V. delle Grazie: Preghiera alle Messe, reliquia in dotazione esposta, ore 9 e 18

Pordenone, Duomo Concattedrale: Messa della memoria (mons. O. Quaia) presente la reliquia, ore 10

Pordenone, Cappella Ospedale: Messa della memoria celebrata da don Siro Pasquin con don Terziano

Cattaruzza, presenti le consacrate della città con le suore elisabettine partenti dalla vicina casa di via del

Traverso, ore 15.30; a seguire Vespri cantati, preghiera impetratoria e onore alla reliquia

Pordenone, Chiesa del Cristo: Messa della memoria (don P.A. Colussi) presente la reliquia, ore 18.30

[Messa anche al capitello del Beato Marco di Basalghelle di Mansué (ore 20)]

                   *Dal 2 al 12 agosto: Al “Cristo”, novena verso la festa del beato, alla messa delle ore 18.30

Claut/Cimolais: Liturgia al beato durante il “Percorso dello spirito” da San Gottardo a San Bellino, ore 20

Villotta d’Aviano (Pn), Area parrocchiale: Concelebrazione cantata della festa liturgica con il vescovo,

ore 20.30; processione al capitello col reliquiario e lettura del Transito del beato (a cura della parrocchia)

* La festa si celebra pure nelle chiese rette nel mondo dall’Ordine dei Cappuccini e nelle diocesi di Vittorio Veneto

e Padova, a Vienna nella Kapuzinerkirche e a Budapest nella chiesa dei Cappuccini, sede della parrocchia “Beato

Marco” per gli italiani della capitale ungherese

Domenica 22 agosto

Coltura (Polcenigo), “Ss.ma Trinità” sul Livenza: Messa celebrata da don Paolo Zaghet, benedizione del

dipinto del beato in santuario (opera di P.A. Chiaradia) e preghiera impetratoria presente la reliquia, ore 18

Sabato 28 agosto

San Vito al Tagliamento, Giardino di Palazzo Rota: Presentazione di “Marc d’Europe”, traduzione di

Eddi Bortolussi in lingua friulana del romanzo storico di Carlo Sgorlon (edizioni Società Filologica

Friulana, in collaborazione con Ente Friuli nel Mondo e Comitato Beato Marco) ad avvio del 30° Corso di

lingua e cultura friulana, ore 17.30

Domenica 5 settembre

Marsure, “Madonna del Monte”: Salita processionale dalla gradinata e ingresso solenne in santuario usando il nuovo libretto-guida al Sentiero della Misericordia (Viae Crucis e Lucis) voluto dal rettore mons. Sergio Moretto nell’area esterna; benedizione del “Memoriale marciano” con la reliquia del beato; quindi, Messa cantata [anticipata dal 12 settembre] presieduta da don Sergio (60 anni di sacerdozio), ore 17.30

Altri momenti settembrini: a Vienna per la consegna della reliquia del beato alla chiesa sul colle del

Kahlenberg nell’anniversario della liberazione (12 settembre), presente il Comitato; a Udine (11

settembre) e Gorizia per la presentazione dell’edizione di “Marc d’Europe”, romanzo storico di Carlo

Sgorlon in friulano; a Pordenone (18 settembre) e Vittorio Veneto, visita con la reliquia in case di religiose

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