PELLEGRINAGGIO AL SACRARIO DI OSLAVIA, AL SANTUARIO DI CASTAGNEVIZZA E GORIZIA

Un sereno d’azzurro intensissimo ha illuminato la giornata di pellegrinaggio a Gorizia organizzata il 20 ottobre da don Brunone De Toffol per le sue comunità di Farra e Soligo (diocesi di Vittorio Veneto) e amici pure da Trichiana, Cordignano e Pordenone. Ancora più bella, così, la conca solcata dall’Isonzo e da un confine che non si vede più, ma ha segnato – e sfregiato – la storia di questa città, a cominciare dalla prima guerra mondiale, cento anni fa. Ne ha parlato la guida amica di Walter Arzaretti: egli ha condiviso coi pellegrini veneti pure la devozione al Beato Marco che, in questa terra già austriaca e oggi vocata all’incontro fra i popoli, ha imparato l’Europa frequentando da adolescente il celebre Collegio retto dai gesuiti, accanto alla chiesa di S. Ignazio nella piazza Vittoria.

Altre mete, tutte stupende e panoramiche, sono state il Castello, i santuari mariani “oltreconfine” della Castagnevizza e di Montegrado, e il sacrario dei caduti di Oslavia.

 

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