Serata culturale con argomento e relatore di rispetto nell’Oratorio parrocchiale di Vigonovo di Fontanafredda. La ProPordenone, desiderosa di allargare l’interesse ai temi trattati nella sua rivista annuale e di radicarli in aree diverse della provincia, si propone venerdì 30 ottobre alle ore 20.30 con “Il Beato Marco e Vigonovo: i Turchi, i due pievani Cristofori, San Pio X”. Un titolo eclettico come lo studio di Walter Arzaretti pubblicato ne “La Loggia” n. 19: esso sarà sviluppato da monsignor prof. Lino Cusinato, noto studioso e uomo di cultura di Treviso, che dieci anni fa ha tolto la polvere di 300 anni che copriva il manoscritto della prima biografia stesa di Padre Marco e ne ha permesso la luce della stampa. L’autore di quell’opera è padre Cosmo da Castelfranco, che accompagnò i viaggi del cappuccino d’Europa e coltivò relazioni anche col fratello del beato, parroco allora a Vigonovo, come già lo era stato uno zio. Sono sopravvissute al tempo solo alcune lettere di Marco o del suo segretario ai familiari Cristofori. Esse sono analizzate nel saggio con il quale viene focalizzato il legame fra il famoso frate e la comunità di Vigonovo che dai Turchi era stata devastata nel 1499: due secoli prima della liberazione di Vienna propiziata da Padre Marco (1683), il quale evidentemente aveva maturato da ragazzo una sensibilità per la difesa della nostra identità e civiltà. Ai primi del Novecento poi (esattamente nel 1903) Vigonovo aveva goduto di un evento felice e insolito, la visita del cardinale patriarca Sarto, nello stesso anno divenuto il papa trevigiano San Pio X.
Molti dunque gli spunti per non mancare l’invito del presidente di ProPordenone Giuseppe Pedicini e del parroco monsignor Giacomo Santarossa, cui aderisce il Comitato presieduto da Gianni Strasiotto che lavora in favore della canonizzazione del Beato Padre Marco.