La cappella del CRO di Aviano dedicata al Beato Marco

La cappella del Centro di riferimento oncologico di Aviano dal 5 marzo è dedicata al Beato Padre Marco : è la prima chiesa in Italia dedicata al cappuccino di origini avianesi. Una scelta motivata dalle virtù taumaturgiche del frate vissuto nel ’600 e dalla vicinanza con il suo luogo natale. Ieri nel pomeriggio si è tenuta l’affollata cerimonia con il vescovo di Concordia Pordenone, Giuseppe Pellegrini. Pur essendo stata realizzata da molti anni, la cappella dell’istituto di cura e di ricerca, al piano terra dell’edificio, non era mai stata dedicata ad alcun santo o beato. E’ il luogo delle cerimonie religiose, ma anche delle preghiere per i pazienti e i loro familiari. Nel momento in cui si è deciso per l’intitolazione, la scelta non poteva che cadere sul Beato avianese, nato a poche decine di metri dall’ospedale. La cerimonia si è aperta con la celebrazione del primo giorno di Quaresima, le ceneri. La cappella al piano terra dell’edificio era gremita da oltre 200 persone, pazienti e loro familiari, dipendenti e avianesi. La messa è stata presieduta dal vescovo Pellegrini e concelebrata dal cappellano che dal 2012 opera al Cro, il parroco di Castello di Aviano don Riccardo Ortolan, e da altri sacerdoti della diocesi, oltre ai seminaristi. Una messa accompagnata dal coro dell’istituto di ricerca “CROmatiche armonie”. Al termine c’è stato il momento dell’intitolazione della cappella al beato. Il vescovo Pellegrini ha ricordato le virtù del cappuccino avianese, ricordando le sue capacità taumaturgiche, riconosciute nei miracoli che ne hanno consentito la beatificazione, ma anche la sua missione di conforto nei confronti di chi si trovava nella sofferenza. Una scelta, quindi, dettata non solamente dalla vicinanza fisica del Cro con Somprado, la località in cui Padre Marco nacque il 17 novembre 1631, ma soprattutto dalla vicinanza con la missione che egli svolse nella sua esistenza. In onore del beato è stata appesa in chiesa una copia del quadro risalente al ’700 che ritrae il cappuccino avianese e che ne è diventata l’immagine, mentre a giorni sarà installata anche una targa con la dedica, in ottone e con quattro croci di Gerusalemme ai lati.

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