Il Beato Marco conquista gli esperantisti

Il Beato Marco d’Aviano sbarca nel mondo dell’esperanto, la lingua universale grazie alla quale il cappuccino locale potrebbe aspirare a nuove forme di diffusione e di culto. La Ikue, Unione internazionale cattolica degli esperantisti, ha infatti stretto una collaborazione con il comitato di canonizzazione di padre Marco. Il presidente del gruppo, Gianni Strasiotto, ha comunicato a fedeli e simpatizzanti che da qualche giorno la figura del beato d’Aviano è stata inserita nell’apposita pagina Facebook degli esperantisti di tutto il mondo. Nel social network, che vanta decine di migliaia di contatti all’anno, è ora presente l’atto di dolore, cioè la preghiera che il presule era solito recitare per ottenere i tanti miracoli che caratterizzarono la sua esistenza. Di qui l’idea di stampare anche dei santini tradizionali nella lingua universale, inventata a tavolino nel 1872 dal medico ebreo polacco Ludwig Zamenohf e attualmente parlata da più di 30 milioni di persone in 120 Paesi del mondo.

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