LA PIANETA DEL BEATO MARCO

Interessante e affollato il convegno tenutosi il 19 aprile a Pordenone, nel Centro Attività Pastorali, promosso dall’Associazione Cintamani con la collaborazione del locale Museo diocesano. Presente fra Giorgio De Luca (bellunese!) con il parroco di Calalzo di Cadore e, fra gli altri, il vicario generale della diocesi, è stato presentato il restauro, del quale Cintamani si è fatta carico, della pianeta detta del Beato Marco, perché da lui usata alla famosa messa con la quale il nostro frate impetrò da Dio la liberazione di Vienna dall’assedio degli Ottomani il 12 settembre 1683. All’incontro hanno relazionato Walter Arzaretti su quel fatto storico per l’Europa; Marco Perale, storico di Belluno e assessore comunale alla cultura, sui riferimenti in quella città e nel Cadore della figura di Padre Marco, e …. Giacomini.
Questa ha illustrato nei dettagli il restauro da lei stessa praticato sull’antico manufatto tessile. Il coordinatore e organizzatore del convegno, dottor Carlo Scaramuzza, ha annunciato che il paramento tornerà nella sua sede naturale di Rizzios di Calalzo di Cadore il prossimo 26 luglio. Qui è conservato ed esposto in una teca con dedica dei Frati Cappuccini Veneti al loro confratello. Fu verosimilmente un altro cappuccino, e confratello del Beato Marco, fra Antonio da Rizzios, forse presente a Vienna nel 1683, a far pervenire alla borgata natia quella che oggi, dopo la beatificazione di Padre Marco di quindici anni esatti fa (evento ricordato durante i lavori), va considerata una reliquia. Sono promessi ora l’edizione degli atti del convegno e anche la presenza di un pellegrinaggio da Pordenone, coordinato al Comitato, per la riconsegna.
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