DAL VESCOVO MATTIAZZO CHE VA MISSIONARIO IN ETIOPIA A MONS. CIPOLLA, UN PARROCO DI MANTOVA

Una notevole estensione del culto del Beato Marco è segnata dall’inserzione disposta dall’arcivescovo Antonio Mattiazzo della memoria liturgica nel calendario “Proprium” della vasta diocesi di Padova. L’atto viene anche a confermare le convinzioni più volte espresse da monsignor Mattiazzo sul valore della causa del cappuccino: per la pace, la costruzione di una solidale unione fra i popoli dell’Europa, aperta ad accogliere e portare ad altre genti la ricchezza dell’umanesimo cristiano. Sono valori che il vescovo di Padova ha ribadito salutando la Chiesa che ha guidato per 26 anni e che lo accompagnano ora, “come semplice missionario”, in una remota zona dell’Etiopia a maggioranza musulmana, luogo tanto bisognoso dell’amore evangelico, conosciuto attualmente da poche persone poverissime.   S.E. Monsignor Mattiazzo scende in Africa ricco di una lunga esperienza, anche diplomatica, che ha toccato con coraggiosa chiarezza i temi più delicati e dibattuti, dentro e fuori la Chiesa, con sollecitudine pastorale a tutto campo e un grande amore a Cristo.    Lo accompagni l’intercessione di santi aperti all’annuncio e alla perennemente necessaria testimonianza della carità come Sant’Antonio e San Gregorio Barbarigo, celebrati nelle ultime settimane, e come il Beato Marco (è prossima la festa del 13 agosto). A questi due il Nostro si ispirò nel suo predicare e lungamente soggiornare in diocesi di Padova e nel convento che fu poi di un santo cappuccino della misericordia come lui, e a lui tanto devoto, San Leopoldo.

Frattanto in queste settimane il Comitato sta prendendo contatti con centri di pastorale di nostre località turistiche, con santuari, case di religiose e anche parrocchie per la “costruzione” del calendario della “Settimana del Beato Marco” (8 / 16 agosto 2015).

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