Cronaca dell’incontro a Fiume d’Istria

Emozioni a Fiume/Rijeka domenica 25 ottobre alla consegna del dipinto del Beato Marco di Andrea Susanna ambientato nella città del Quarnero un tempo contesa e oggi a vocazione europea come il nostro cappuccino. Dopo la messa in lingua italiana e la benedizione dell’opera in cattedrale (la predica è stata tenuta dal nostro don Corrado Della Rosa, cappellano a Cordenons ma originario di Chions, nipote di un’esule da Cherso), intenso il ricevimento della delegazione pordenonese (Alpini/Esuli/Comitato Beato Marco) nel palazzo sede della comunità degli Italiani dove la presidente Orietta Marot ha illustrato speranze e difficoltà dei connazionali “rimasti”. L’incontro ha avuto momenti di commozione, anche per la presenza fra gli ospiti di due fiumane doc di Pordenone: una delle due, Nadia Kudlizka, ha fatto omaggio di una sua incisione con gli stemmi delle città di Fiume e Pordenone. Era presente il console generale d’Italia a Fiume, Paolo Palminteri, al quale il presidente del Comitato B. Marco ha offerto alcuni libri, concernenti anche i santi dell’Istria (vedasi il venerabile Egidio Bullesi). Di tono davvero cattolico (cioè oltre la diversità delle lingue) l’atto della consegna ai frati del convento dell’Immacolata di Lourdes del ritratto di un Beato Marco ambientato proprio nella loro chiesa.

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