BEATO MARCO SETTIMANA CELEBRATA ALL’INSEGNA DELLA “CHIESA IN USCITA”

Settimana fervorosa quella tenutasi per il Beato Marco a cavallo di Ferragosto. A cominciare da Pordenone e dalla messa affollata di domenica sera 9 agosto al Cristo (vedi foto Patrizi). Il rettore mons. Menaldo, promotore anche di una novena al cappuccino, ha sottolineato l’aspetto carismatico che rifulse nel predicatore e taumaturgo, tessendo l’intera omelia sull’“Anno della Vita Consacrata” in corso. Erano presenti, fra gli altri, religiosi cappuccini, minori francescani, suore elisabettine della città, di Maria Bambina e Rosarie. In mattinata (e il sabato alla vespertina) aveva ricordato il beato alla messa in ospedale don Lelio Grappasonno. Interessante l’incontro a sorpresa che il Comitato ha avuto nella stessa giornata a Caorle con un gruppo di austriaci e tedeschi che hanno celebrato nella “Colonia Mari”. Li accompagnava padre Joachim Richter, religioso bavarese che proprio in questi giorni viene trasferito da Colonia alla comunità dei Legionari di Cristo di Vienna: “Stavo cercando notizie sulla storia e la tradizione religiosa della capitale austriaca – ha detto entusiasta – Ed ecco, neanche a farlo apposta, trovo qui questo santo dei viennesi”. Agli ospiti è stata illustrata la figura europea del beato e offerto il cartoncino trilingue con la preghiera di intercessione recitata poi con l’Atto di dolore perfetto alla messa dei turisti italiani celebrata da mons. Rino Damo nella grande chiesa del centro, progettata dall’ingegnere pordenonese Ernesto Raffin, recentemente scomparso.

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