Ai ponti di Tremeacque in onore del Beato Marco

Giorni di riaperture! Dal 26 aprile è di nuovo libera la circolazione fra regioni per la quale, per oltre quattro mesi (era stata preclusa dal 21 dicembre scorso), ha sofferto anche la Chiesa vittoriese nella sua componente friulana del Sacilese, rimasta di là rispetto al centro diocesi. Simboli qui di comunione al limite di Veneto e Friuli (valore perciò pure cristiano), e non solo di collegamento viario, sono in particolare i suggestivi doppi ponti di Tremeacque sul Meduna e il Livenza. Qui è stata dunque anche invocata la benedizione di Dio sulla riapertura (vd. foto Patrizi), significativamente coincisa, il 27 aprile, con il diciottesimo anniversario della beatificazione di padre Marco d’Aviano, al quale questi ponti sono intitolati quale unificatore e “carismatico costruttore di pace”. Presente il presidente e alcuni componenti del Comitato promotore della causa, il parroco di Ghirano e della sottile lingua di terra intermedia fra i due fiumi di confine (anche diocesano), mons. Romano Nardin, ha fatto prima recitare ai fedeli la preghiera impetratoria della salute per intercessione del beato cappuccino in un momento ancora di contagi e morti, gravido di incertezze su opportunità e modalità delle riaperture. W.A.

Per desiderio di don Romano (vedi la bella foto) e CON UN RINNOVATO GRANDE SALUTO

sdr

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